Descrizione
Nel 1985 il regista Maurizio Corgnati ideò per il suo paese natale un museo davvero singolare.
Egli propose agli abitanti del piccolo centro la possibilità di vedere e apprezzare opere d'arte contemporanea al di fuori dell'ambiente asettico ed elitario dei musei, senza vincoli di orari, biglietti, norme da osservare, semplicemente passeggiando per le vie del borgo. iniziò quindi, anno dopo anno, con l'invitare artisti Italiani e stranieri delle più diverse tendenze perché affrescassero esterni di edifici messi a disposizione dai proprietari o installassero sculture in slarghi e piazze.
L'iniziativa ebbe ben presto successo, dapprima quasi solamente nei mesi estivi, ora per quasi tutto l'anno il turista può passeggiare per vie e viuzze, soffermarsi a osservare gli artisti mentre dipingono secondo sensibilità e stili diversi, fermarsi e parlare con loro, chiedere spiegazioni circa le opere, esprimere agli autori pareri e giudizi.
Il tutto in un'atmosfera calma e pacata in cui le opere delle diverse avanguardie si sposano, per contrasto, con le architetture tradizionali.
Affascinante il Mélange tra opere di impostazione tradizionale e d'avanguardia: tra le prime i Santi di Grato e Maurizio raffigurati da Mauro Chessa sul fianco della chiesa a loro dedicata, o l'interpretazione che Eugenio Comencini fa della Rivoluzione Francese vista come una grandiosa festa popolare.
Tra le seconde le rigorose geometrie del Muro ad acqua di Roberto Caracciolo, i colori drammaticamente espressionisti di Bert Van Zelm, le abbaglianti monocromie di Piero Riggeri.
Tra le centoquindici opere finora create, spicca tra le sculture il monumento al Contadino di Piero Gilardi, costruito con l'aiuto di anziani coltivatori di Maglione che, attraverso vecchi attrezzi agricoli ormai desueti, ci restituisce una rappresentazione emblematica della fatica del contadino e della nobiltà, senza tempo e confini.
Da altre opere emerge invece l'aspirazione e la speranza di pace come nelle esili lastre metalliche dello scultore Klaus Munch che dalla pietra quasi sembrano involarsi verso lontane migrazioni.
Egli propose agli abitanti del piccolo centro la possibilità di vedere e apprezzare opere d'arte contemporanea al di fuori dell'ambiente asettico ed elitario dei musei, senza vincoli di orari, biglietti, norme da osservare, semplicemente passeggiando per le vie del borgo. iniziò quindi, anno dopo anno, con l'invitare artisti Italiani e stranieri delle più diverse tendenze perché affrescassero esterni di edifici messi a disposizione dai proprietari o installassero sculture in slarghi e piazze.
L'iniziativa ebbe ben presto successo, dapprima quasi solamente nei mesi estivi, ora per quasi tutto l'anno il turista può passeggiare per vie e viuzze, soffermarsi a osservare gli artisti mentre dipingono secondo sensibilità e stili diversi, fermarsi e parlare con loro, chiedere spiegazioni circa le opere, esprimere agli autori pareri e giudizi.
Il tutto in un'atmosfera calma e pacata in cui le opere delle diverse avanguardie si sposano, per contrasto, con le architetture tradizionali.
Affascinante il Mélange tra opere di impostazione tradizionale e d'avanguardia: tra le prime i Santi di Grato e Maurizio raffigurati da Mauro Chessa sul fianco della chiesa a loro dedicata, o l'interpretazione che Eugenio Comencini fa della Rivoluzione Francese vista come una grandiosa festa popolare.
Tra le seconde le rigorose geometrie del Muro ad acqua di Roberto Caracciolo, i colori drammaticamente espressionisti di Bert Van Zelm, le abbaglianti monocromie di Piero Riggeri.
Tra le centoquindici opere finora create, spicca tra le sculture il monumento al Contadino di Piero Gilardi, costruito con l'aiuto di anziani coltivatori di Maglione che, attraverso vecchi attrezzi agricoli ormai desueti, ci restituisce una rappresentazione emblematica della fatica del contadino e della nobiltà, senza tempo e confini.
Da altre opere emerge invece l'aspirazione e la speranza di pace come nelle esili lastre metalliche dello scultore Klaus Munch che dalla pietra quasi sembrano involarsi verso lontane migrazioni.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Castello, 2 |
Web | http://www.macam.org/ (Apre il link in una nuova scheda) |
Mappa
Indirizzo: Via Castello, 1, 10030 Maglione TO, Italia
Coordinate: 45°20'52''N 8°0'42,8''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Galleria fotografica
Modalità di accesso
Le opere sono presenti su tutto il territorio maglionese sia su edifici/aree pubbliche che private. Davanti al palazzo comunale è presente una mappa delle opere. Le opere sono accessibili anche a persone con disabilità.